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L'opinione di Franco Maccari (segretario Coisp)
 

Abbiamo chiesto ai vertici dei principali sindacati di polizia italiani - che in verità sono una moltitudine - di inviarci una riflessione sulla figura del loro "collega Coliandro", di dirci insomma cosa ne pensano e se ritengono rappresenti bene la loro realtà. Il più veloce a risponderci è stato Franco Maccari, segretario generale del Coisp (Coordinamento per l'indipendenza sindacale delle forze di polizia).
Qui di seguito riportiamo la lettera che ci ha gentilmente inviato.

La buona notizia è che l'Ispettore Coliandro esiste! Nelle Questure italiane, come nella Squadra Mobile di Gambero o nello spaccio bar di Gargiulo, ritroviamo sempre un po' di quella vita ironica, amara, simpatica e a volte tragica che viene ben rappresentata nella serie, con pochi fronzoli e non sempre politically correct. Quindi, esigenze sceniche a parte, ci ritroviamo nell'ironia ma anche nella sfiga che sembra perseguitare Coliandro, anche se, purtroppo, non sempre nel lieto fine che giustamente conclude ogni sua storia. Riconosciamo nelle avventure dell'Ispettore e dei suoi colleghi molto della nostra realtà, anche se spesso infarcite di molto più buon senso di quanto ritroviamo nella nostra vita lavorativa quotidiana. I poliziotti italiani, come anche Coliandro, debbono spesso usare la propria auto per fare le indagini, spendere il denaro di tasca propria per comprare un panino ad un povero disgraziato, dimostrando nei gesti lontani dalle cronache e dai risalti dei media, che la nostra professione è immersa nel sociale, del quale spesso ci troviamo ad affrontare l'aspetto peggiore, quello che si vorrebbe tenere sempre nascosto sotto il tappeto qualunquista della noncuranza e dell'indifferenza.

Un vecchio scritto, molto popolare nell'ambiente, recita più o meno così: "... Un poliziotto è un misto di santo e peccatore. Un poliziotto deve essere un prete, un diplomatico, un uomo forte e un gentiluomo. E, ovviamente, deve essere un genio, per riuscire a sfamare una famiglia e sopravvivere con uno stipendio da poliziotto". Abbiamo anche letto il commento di Giampaolo Morelli sulle ronde ("Ma che cazzo ne sapete voi di che cosa vuol dire essere un poliziotto?.. poliziotti si nasce... vi atteggiate a colleghi?.. colleghi la minchia") e per questo non possiamo che proporlo come socio onorario del Coisp! Speriamo di rivederlo presto, nei prossimi episodi, con la nostra tessera verde del Sindacato di Polizia Indipendente nel portafoglio, o quotare il nostro motto: "Duri ma corretti!".

A presto Coliandro!

Il Segretario Generale del Coisp
Franco Maccari  

 
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