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Intervista a Giampaolo Morelli
 

"Ma che cazzo ne sapete voi di che cosa vuol dire essere un poliziotto?.. poliziotti si nasce... vi atteggiate a colleghi?.. colleghi la minchia!". Così l'ispettore Coliandro affronterebbe i 'rondisti' se li dovesse incontrare per le strade di Bologna. Ne è convinto Giampaolo Morelli, che lo interpreta nella serie tv ideata da Carlo Lucarelli. In questa intervista esclusiva l'attore rivela che alla vista di un posto di blocco lui trema: "Non sai quante volte da ragazzo mi hanno sequestrato il motorino! E ancora oggi quel terrore mi è rimasto". Riconosce che "senza le donne e l'amore Coliandro non esisterebbe" e si stupisce del fatto che "nonostante proponga quasi sempre personaggi buffi e sfigati, buona parte del pubblico femminile mi considera molto sexy". Infine - da napoletano - una amara riflessione sulla camorra: "Quando nasci in determinati contesti è difficile capire che la camorra non è l'unico modo... anche perché poi, purtroppo, nella maggior parte dei casi resta ancora l'unico modo".  

 
A cura di Lorenzo Grassi (curatore del sito www.coliandro.it)  

 
Coliandro mette a nudo qualunquismo, grettezza e pregiudizi dilaganti nell'Italia del 2009. Che ne pensi del fatto che c'è chi invece ci si identifica senza comprenderne ironia e paradosso?

Coliandro non mette a nudo proprio niente di dilagante nell'Italia del 2009. E se pure lo fa, lo fa involontariamente. Coliandro (la serie) non vuole denunciare nulla. Coliandro (il personaggio) è semplicemente un uomo comune che rispecchia il suo tempo. Quindi anche io, da spettatore, mi identificherei in lui senza comprenderne il paradosso. Semplicemente perché secondo me il paradosso non c'è.

 
Su Coliandro le donne sembrano avere sempre un effetto catartico: lo fanno ravvedere dalla sua stronzaggine, gli aprono gli occhi e la mente. Una bella lettura della forza dell'amore...

Coliandro senza le donne e l'amore non esisterebbe. Non si troverebbe nei casi e nelle storie assurde in cui puntualmente si va a cacciare. E soprattutto non le risolverebbe. Coliandro è un solitario che tenta disperatamente di uscire dalla sua solitudine, ma i rapporti e gli incontri sono difficili.

 
Coliandro fa il 'macho' ma in realtà ha il dubbio di essere un po' "usato" dalle donne. Tu come ti senti ad essere diventato - tuo malgrado - un'icona sexy con frotte di spasimanti al seguito?

Quello che mi stupisce è che, nonostante proponga quasi sempre personaggi buffi e sfigati, buona parte del pubblico femminile mi considera molto sexy. Vuol dire che al di là del personaggio che interpreto arriva qualcosa... o forse sto invecchiando bene.

 
Esperienze da attore a parte, qual è il tuo rapporto personale con la polizia e le forze dell'ordine in generale? Hai avuto "brutte esperienze" da ragazzo? Credi agli agenti "al servizio dei cittadini" o quando vedi un posto di blocco inizi a preoccuparti e ti senti in colpa senza motivo?

Ho un pessimo rapporto con le forze dell'ordine. O meglio, adesso che mi riconoscono va alla grande perché mi adorano... ma in passato ho spesso avuto discussioni. Non sai quante volte da ragazzo mi hanno sequestrato il motorino! E ancora oggi quel terrore mi è rimasto. Ogni volta che vedo un posto di blocco, anche se so di essere in regola, tremo. C'è sempre un Coliandro dietro l'angolo che gode nel trovarti quell'unica cosa che non va e nel farti la multa.

 
Secondo te come reagirebbe l'ispettore Coliandro se dovesse imbattersi in una delle improbabili future ronde di volontari in giro notturno di vigilanza per le strade?

Se Coliandro si imbattesse in una ronda di volontari commenterebbe: "Ma che cazzo ne sapete voi di che cosa vuol dire essere un poliziotto?.. poliziotti si nasce... vi atteggiate a colleghi?.. colleghi la minchia".

 
Concordi sul fatto che, come insegna Carlo Lucarelli, l'indagine "alla Coliandro" - ovvero l'arrivare ai colpevoli solo quasi per caso e per culo - sia praticamente lo standard del livello investigativo italiano? Così tanti misteri e delitti restano irrisolti...

Non credo che in Italia restino irrisolti più delitti di quanti non ne restino irrisolti nel resto del mondo. Esiste forse una statistica di cui non sono a conoscenza? Credo invece che in Italia ci siano bravi investigatori nelle forze di polizia.

 
Con il mestiere di attore hai preso le distanze dalla realtà napoletana, ma cosa pensi della lucida analisi di Roberto Saviano e dell'invito alla sua gente a ribellarsi contro una vita negata alla radice, giorno dopo giorno, dalla criminalità?

Credo che la camorra per capirla si debba innanzitutto viverla. Nel senso che dall'esterno è facile parlare, ma quando nasci in determinati contesti è difficile avere una visione distaccata e capire che la camorra non è l'unico modo... anche perché poi, purtroppo, nella maggior parte dei casi resta ancora l'unico modo.  

 
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