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Prima stagione

Introduzione
 

 
N
el 2005 gli episodi della prima stagione (prodotti nel 2003 e nel 2004) erano belli e pronti, ma la Rai - che intanto li vendeva alle televisioni di decine di altri Paesi - ne rinviava continuamente la programmazione. Finalmente ne fu fissata l'uscita a fine estate 2006 (in bassa stagione di ascolti). Un comportamento che non mancò di destare sospetti e polemiche. Lo stesso Lucarelli preferì però ricondurlo nei cardini della "fisiologica" battaglia che deve affrontare qualsiasi proposta creativa che rompa il quieto vivere: "Coliandro è sempre stato ritenuto un progetto strano e a rischio, proprio perché diverso dagli altri. Per questo ci hanno pensato tanto prima di prendersi la responsabilità di metterlo fuori. Qualcuno ha scritto che siamo stati censurati, ma questo non è vero. Insieme con la produzione abbiamo dovuto lottare un po' (neanche tantissimo) per non farci normalizzare dagli standard televisivi che avrebbero voluto il detective un po' più eroe e meno politicamente scorretto: insomma meno parolacce, meno morti, più sentimento e storie meno problematiche. Abbiamo resistito e siamo arrivati ad un compromesso accettabile. Non c'entra l'orientamento del governo allora in carica di centrodestra, se non che magari in quel momento sono andati avanti progetti più 'sponsorizzati' del nostro (ma questo è normale in Rai da sempre). Più che di censura, quindi, parlerei di timidezza (che è uno dei mali principali della nostra televisione) da parte delle aziende tv".
 
D
ei sei episodi pensati originariamente ne sono stati prodotti e trasmessi quattro su Rai 2:

Il giorno del lupo il 24 agosto 2006 (2 milioni e 265 mila telespettatori con share del 12.91);

Vendetta cinese - già Febbre gialla - il 29 agosto 2006 (2 milioni e 644 mila telespettatori con share del 12.66);

In trappola - già Pilastro - il 31 agosto 2006 (2 milioni e 396 mila telespettatori con share dell'11.17);

Magia nera - già Kiru - il 5 settembre 2006 (2 milioni e 264 mila telespettatori con share del 10.13).

Accantonati invece gli episodi sulle scommesse clandestine e sul giro bolognese del porno.
 
"S
ono contento, i film sono belli, molto strani - il commento di Lucarelli alla vigilia della messa in onda - sono fedeli ai miei libri e non abbiamo cambiato niente: nessuna concessione alla commedia, abbiamo provato a fare un noir. All'inizio c'è stato il tentativo di normalizzare tutto ma abbiamo discusso con la Rai, non siamo scesi a compromessi. I film sono piaciuti, poi non so perché sono finiti in cantina. È chiaro che chi guarda La signora in giallo, non li seguirà. Ma era un esperimento da provare, il personaggio è talmente negativo che è simpatico; il pubblico sarà disorientato, ma magari ha anche voglia di novità. Vedremo e speriamo, anche vista la collocazione nel palinsesto (un periodo poco importante, per cui se andiamo male non è un gran danno)".
 
È
bastata però la messa in onda della prima puntata per fugare ogni timore e decretare la nascita del nuovo mito del poliziesco italiano. "Sono contento che sia piaciuta, pur con i suoi difetti - le parole di Carlo Lucarelli il giorno dopo l'esordio - la cosa essenziale è che sia una cosa nuova e come tale venga accettata. Poi si può migliorare. Direi che è andata bene anche dal punto di vista dell'audience (abbiamo fatto quasi il 13 per cento, che per le fiction di Rai 2 è molto buono), e se con la seconda puntata cresce è fatta. Non che l'audience sia così importante per noi - precisava ancora Lucarelli - a me interessa il gradimento vero del pubblico, ma è importante per 'loro', e quindi per la vita della serie. Vedremo. Intanto giro i complimenti ai Manetti. Quanto al mio cameo ne 'Il giorno del lupo' (nella foto a sinistra) - notava Lucarelli - beh, Giampiero Rigosi, che è l'altro sceneggiatore e che fa l'autista pelato del magistrato, aveva una battuta e io niente". Il successo di pubblico e di critica ha poi convinto Rai Fiction, pur con tempi "comodi", a dare un seguito all'avventura di Coliandro. Intanto gli episodi della prima serie sono stati venduti in molti Paesi stranieri (fra i quali Francia, Paesi Bassi, Spagna, Grecia, Albania, Ucraina, Slovacchia, Bulgaria, Ungheria, Romania, Ex Jugoslavia e persino Vietnam). Coliandro, infine, è uno dei titoli più scaricati dagli utenti dei siti Rai.  

 
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