A cura di Lorenzo Grassi
© lorenzograssi.it
Allo scoccare del mezzogiorno del 16 gennaio 1963, esattamente 60 anni fa, veniva inaugurato a Roma il Ponte di via delle Valli (comunemente chiamato solo Ponte delle Valli): un moderno viadotto-cavalcavia pensato per garantire un collegamento diretto e rapido tra i quartieri Monte Sacro e Trieste, con la giunzione tra piazza Conca d’Oro e piazza Gondar. Un’opera complessa, avviata sin dalle Olimpiadi del 1960, composta da un ponte che sovrappassa il fiume Aniene e due viadotti che scavalcano le linee ferroviarie (il raccordo merci Roma Smistamento-Tiburtina e la Firenze-Roma sia storica – oggi FL1 – che ad alta velocità). In epoca successiva a quella dell’inaugurazione finirà per passarci sotto anche la tangenziale Est.
Il 16 gennaio del 1963, come riporta la cronaca dell’Unità del giorno successivo, furono tagliati ben due nastri alle estremità del Ponte delle Valli: uno a piazza Conca d’Oro e l’altro in piazza Gondar, in modo da consentire una passerella sia al Sindaco Glauco Della Porta (Dc) che al Sottosegretario per i Lavori pubblici Tommaso Spasari (Governo Fanfani IV). “Le autorità e una folla di abitanti della zona hanno quindi percorso a piedi la nuova strada e hanno raggiunto in pochi minuti piazza Gondar“, riportava ancora il cronista snocciolando i dati dell’impresa: 95 mila giornate lavorative per un’opera lunga 816 metri e larga dai 30 ai 50 metri.
È da notare che il Ponte delle Valli – sulla scia della crescente motorizzazione della Capitale – fu inaugurato esattamente dieci anni dopo il completamento del primo lotto (avvenuto nel gennaio del 1953) delle innovative e imponenti “case a torre” progettate da Mario Ridolfi e Wolfgang Frankl su viale Etiopia che caratterizzano ancora oggi la particolare skyline della zona.
Di recente il grande cavalcavia è stato scelto da Luigi Carletti come avventurosa ambientazione urbana del suo thriller “Il fantasma di Ponte delle Valli” (Typimedia editore, 2021). Lo scorso anno invece, a febbraio, il grande ponte è tornato alla ribalta della cronaca in conseguenza delle pericolose gare illegali di monopattini disputate dagli adolescenti con slalom e sorpassi fra le auto.