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Morelli e i Manetti Bros in sala doppiaggio
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Uno spettacolo nello spettacolo. Si può definire così l'occasione offerta dai Manetti Bros di poter passare qualche ora nella sala di doppiaggio romana dove si stava completando il lavoro di rifinitura delle due puntate della quarta serie che sono state girate a Bologna nel corso dell'estate 2009. È uno spettacolo vedere all'opera i fratelli Manetti, fra certosina pignoleria tecnica (che costringe gli attori a decine di ripetizioni) e umanissimo cazzeggio (che stempera sempre il clima); è uno spettacolo anche vedere il commissario De Zan - alias Alessandro Rossi - impartire fidati consigli nella sua veste di esperto doppiatore davanti ad una gigantesca consolle; ha qualcosa di magico, poi, la naturale aggiunta di una battuta per ragioni di tempistica, magari pensata in corsa e affinata all'istante con una sorta di brainstorming collettivo (Coliandro tira un calcio contro un'auto che gli ha reso ostico il parcheggio, scatta l'antifurto e lui sibila: "Vaffanculo... adesso chiama la polizia"). Quasi irresistibile ascoltare dal vivo la vibrante voce di Giampaolo Morelli - in una mise assolutamente "fuori servizio" - che legge i pensieri dell'ispettore alle prese con i suoi soliti casini (la gran parte del lavoro di Morelli in sala è infatti proprio il doppiaggio della voce narrante di Coliandro, perché per il resto i Manetti prediligono la più avvincente "presa diretta"). Fra le spigolature - un inedito Morelli-Coliandro in lotta nelle pause di lavorazione con le voraci zanzare romane - e le brevi sequenze... qualche intuizione, piccoli squarci sulla quarta serie. Ma su questo, per il momento, sarò un tomba (e ho detto tutto).
Fotografie
Giampaolo Morelli dietro il vetro dello studio di registrazione, di spalle Alessandro Rossi alla consolle.
Una fantasmagorica silhouette di Morelli, i fratelli Manetti sul divanetto e una scena "rubata" dal monitor.
Primo piano di Antonio Manetti, in posa davanti al leggio e clima scanzonato nella saletta controllo audio.