Nei giorni scorsi i Manetti Bros hanno terminato il missaggio delle due puntate inedite della quarta stagione dell'ispettore Coliandro che sono state girate la scorsa primavera a Bologna. Come già era avvenuto per il doppiaggio, anche in questa occasione abbiamo potuto fare capolino nella sala dove si svolgeva il lavoro. Da ammirare la grande professionalità di moltissimi tecnici che spesso sono decisivi per la buona riuscita della serie, ma quasi sempre restano nell'anonimato (i loro nomi scorrono velocissimi alla fine delle puntate e spesso la sigla di coda viene sfumata). Colpisce, poi, il noto puntiglio di Antonio e Marco Manetti che sono capaci di sentire al volo "qualcosa che stona" e che era sfuggito a tutti gli altri: un eccessivo silenzio - "manca un po' di traffico e un cinguettio di uccellini" - un suono poco marcato, una porta che sbatte con un centesimo di ritardo. Impressionante, infine, l'apporto della tecnologia che ha modernizzato i mestieri storici del cinema (come quello del rumorista) e consente di fare cose prima impensabili in tempi incredibili. Assistere al missaggio di Coliandro significa ammirare un lavoro di cesello, artigianale e ad orecchio, ma con l'ausilio di una consolle degna di una torre di controllo.
Ma entrare nella sala missaggio significa anche vedere in anteprima qualche scena (e qualche colpo di scena) della prossima serie. Pur evitando di svelare troppo - per non rovinare la sorpresa - possiamo anticipare che in uno dei due episodi Coliandro avrà a che fare con una tripla 'C': casini, computer e casalesi. Un mix esplosivo che, come in passato, lo vedrà protagonista di una vicenda rocambolesca nella quale avrà al fianco un gradito ritorno femminile. Qui sotto vi proponiamo due enigmatiche immagini: cosa ci farà mai il nostro Coliandro in mezzo a due carabinieri in divisa? E di chi sono i bellissimi occhi che fanno capolino dal casco integrale?
Altre foto in sala missaggio
